domenica 5 novembre 2017

Una serata al Cockney London Pub

Se non ho messo le radici al Cockney London Pub  poco ci manca !  ah ah ahhhhh
Ogni giovedì sera verso le 20 e 30 aprivo la porta  ed entravo:
un caleidoscopio di colori autunnali, soffuse  luci  di abat-jours art deco,
 pareti tappezzate di dipinti  alternati da fotografie in bianco e nero
di grandi jazzisti creavano un'atmosfera distesa,rilassante.
Dietro al lungo bancone   Andrea , braccio destro di Amerigo, si dava da fare 
pulendo e ripulendo lucenti ed alti bicchieri di cristallo.
Le cameriere ,tosette carine dal volto sorridente , mi venivano incontro
e mi salutavano con giovanile allegria
Sul palco i musicisti di jazz posizionavano i loro strumenti
Il batterista poneva con cura sul pavimento di legno del palco
una coperta quadrata , la cassa,il rullante ,i piatti e il timpano;
il pianista suonicchiava con "non chalance" accordi sul pianoforte Yamaha
accompagnato dal contrabbassista.
Il sassofonista metteva l'ancia   allo strumento  e modulava vari arpeggi...
Li salutavo e poi davo qualche dritta a Davide Canton,tecnico del suono.
Nel frattempo giungeva Andrei Levin ,il fotografo del Padova Jazz Club,
un saluto,poi estraeva dall'astuccio la sua macchina fotografica
e cercava idee  per scatti originali e artistici.
In cucina Franco preparava  in modo impeccabile
salumi ,patatine,verdure ,salsine ...
Verso le 21 e qualcosa entrava con passo energico Amerigo :
"ciao Alberto ,ciao Amerigo" ,qualche occhiata in giro ,due o tre comandi 
perentori che non ammettevano replica e
la "ruota " del divertimento iniziava a girare....
Piano piano il pub si animava riempiendosi di gente, per lo più interessata a bersi
una buona birra e a scambiarsi " quattro ciacoe "  ;
ma non mancavano gli appassionati di jazz ,che occupavano  i tavoli 
in fronte al palco e dopo aver ordinato qualche beveraggio
aspettavano con impazienza l'inizio del concerto.
L'atmosfera si riscaldava ed un  vocio allegro e spensierato 
rimbalzava elastico sulle  colorate pareti del pub.
Alle 22 e 30 ,  perfetto come un generale germanico , ( ah ah ahhhh)
salivo sul palco e presentavo  i musicisti.
"Buonasera a tutti ,benvenuti al Padova Jazz Club.
Questa sera abbiamo il piacere di avere con noi ...bla bla bla bla..."
Scendevo dal palco ,
ed iniziava la magia del concerto.
Serate indimenticabili.
Vecchi e nuovi volti ,occhi penetranti  e curiosi ,sonore risate ,
tintinnio di bicchieri : un'umanità contagiosa che si spargeva 
in quei 120 metri quadrati di felicità.
Vi ho descritto una serata al Cockney  London Pub
Alberto Maria Cipolli


















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